venerdì 10 dicembre 2021

Con o senza


 

trait d'union

locuzione
  1. 1.
    Lineetta, trattino tipografico.
  2. 2.
    FIG.
    Quanto, persona o cosa, serve come elemento di connessione o collegamento fra più persone o cose; tramite.

detto senza riferimento alla cannabis


la calpestabilità dell'erba

perché le cose stanno in piedi

Un'asta lunga non si "rompe" quando si ingobba, ma si limita a piegarsi elasticamente in modo da schivare il carico. Se durante l'ingobbamento non si è superato il "limite elastico" del materiale, quando si rimuove il carico l'asta non farà altro che raddrizzarsi e riprendere la forma iniziale, senza che l'esperienza l'abbia minimamente turbata. Questa caratteristica può essere spesso un elemento positivo, poiché in questo modo è possibile progettare strutture "infrangibili". In termini più generali, è il modo in cui funzionano i tappeti e gli zerbini. Come è prevedibile, la natura usa questo principio in lungo e in largo, specialmente per piante basse come l'erba che vengono inevitabilmente calpestate. Ecco perché si può camminare su un prato senza danneggiarlo."

James Edward Gordon, Strutture, ovvero perché le cose stanno in piedi


Non luogo a procedere 

E' di Benjamin la distinzione tra l'ottica con cui una città è vista da uno straniero e da un nativo del luogo: mentre lo straniero ha una visione prevalentemente spaziale, il nativo ne ha una visione soprattutto temporale. Le mappe e ancor più le osservazioni ad esse connesse s'inscrivono in una topografia culturale, "presuppongono un viaggio della mente e un'idea di spazio che, di epoca in epoca, accrescono le possibilità spirituali non solo di chi guarda l'oggetto città, ma dell'oggetto guardato; non solo di chi pensa, ma dell'oggetto pensato" (Maria Corti).

Mi viene poi in soccorso Cesare Pavese, per il quale il paese, il pavese, non è un'entità topografica ma topologica: il luogo in quanto mitico. Il luogo è una funzione logica da segnare con la A maiuscola, quella dell'altro. "Tale il mio paese, tale io". Ogni paese è il paese che mi pare e il paese che mi appare è mobile, straniante, sempre diverso. Ripensandolo posso turbarlo, posso modificarlo. Allo stesso modo di come posso modificare il passato (è l'ipotesi freudiana). Le strade di casa sono sempre diverse: per questo non si danno radici. Il paese non è un luogo fondante, l'infanzia non è un tempo fondante, ma semplicemente il tempo e il luogo che sono stati più alterati, modificati, interpretati. Ecco perché si tratta di questioni così importanti per il soggetto.





La macchina-cinema ha fatto da apripista delineandone i passi necessari: soggetto, trattamento, sceneggiatura, storyboard. Ma vuoi mettere imparare facendo, assistito da un regista esperto, da un mastro artigiano?






Dovremo imparare a riconoscere che le cose stesse sono i luoghi e non solo appartengono a un luogo. Un enunciato heideggeriano che ricordo grazie alla intermediazione amichevole di Christian Norberg-Schulz.



Appunti in attesa di discorsi compiuti





Pensiamo a Giacinto come a una topologia, perennemente "sulla soglia", del supermarket come della chiesa, che presenziava e ti accompagnava, forte di qualche entratura nell'alto dei cieli (Sant'Antonio, dell'Orto e non Sant'Antonio Abate o di Padova) l'unico degno di nominazione e di gloria.
















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